Stadera, Bernardina

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Bernardina Stadera è stata una donna processata per stregoneria a Modena nel 1499.

Di origini ebraiche, era dedita soprattutto agli incantesimi ad amorem, era in grado di leggere e scrivere e aveva contatti stretti con alcuni frati serviti ed inoltre era l'amante di un prete-mago, don Antonio di Montagnana (nipote del vescovo suffraganeo di Modena, Jacopo Sandri da Montagnana), oltre ad appartenere alla cerchia di don Guglielmo Campana. I frati serviti le avevano fornito ostie e un libro manoscritto contenente coniurationes diaboliche. Bernardina dichiarava di tenere un diavolo in un'ampolla che interrogava per le sue pratiche magiche. I servizi della donna era molto ricercati nell'ambito dell'aristocrazia modenese.

Fonti e bibliografia

  • Archivio di Stato di Modena, Inquisizione, B. 2, bb. 1.
  • Matteo Duni, Tra religione e magia. Storia del prete modenese Guglielmo Campana (1460?-1541), Olschki, Firenze 1999, ad indicem, in part. pp. 178-180, 236-238.
  • Matteo Duni, Under the Devil's Spell: Witches, Sorcerers and the Inquisition in Renaissance Italy, Syracuse University in Florence, Firenze 2007, pp. 80-84.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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