Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Benedetto Borro (citato anche come Berro) del Marro, originario di Savona, fu processato nel 1581 dall'Inquisizione di Genova. Tra le accuse principali vi erano la negazione della presenza reale di Cristo nell’eucaristia e l'affermazione che solo il sangue di Cristo, e non le opere, conducesse alla salvezza. Inoltre, sosteneva che i sacramenti della penitenza, della cresima, dell’ordine e del matrimonio fossero invenzioni umane prive di valore spirituale. Benedetto dichiarò che il papa non avesse autorità e negò l'efficacia delle indulgenze e della venerazione dei santi. Condannato a portare l’abitello e alla galera a vita, con riserva della grazia sotto pena comunque dell'esilio perpetuo dalla Repubblica di Genova.
Bibliografia
- Paolo Fontana, Il dissenso religioso a Genova nel primo Cinquecento, in "Ricerche Teologiche", 21/2, 2010, pp. 465-490.
- Paolo Fontana, I confini della Repubblica e i confini della fede. Eresia e inquisizione nella Repubblica di Genova tra XVI e XVII secolo tra centro e periferia, in Controllare il territorio. Norme, corpi e conflitti tra medioevo e prima guerra mondiale, a cura di Livio Antonielli e Stefano Levati, Rubbettino, Soveria Mannelli (CZ) 2013, pp. 469-488.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]