Fumi, Bartolomeo

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Bartolomeo Fumi o Fumo (Villò di Vigolzone, anni ’80 del XV secolo - ?, presumibilmente 1555), è stato un chierico domenicano, Inquisitore e scrittore di origine piacentina.

Cenni biografici

Nato a Villò di Vigolzone, con ogni probabilità verso la fine del XV secolo (negli anni ’80 per la precisione), entrò nell’ordine domenicano piacentino nel 1502. Divenne titolare del magistero di Teologia e di Diritto canonico, dieci anni dopo. Venne nominato priore del convento dei frati predicatori di San Giovanni in Canale nel 1534 e, in quel tempo, creò gli statuti della Confraternita dei Crocesignati di San Pietro Martire (la quale era adibita alla gestione dei beni del tribunale locale dell’Inquisizione).
Rivestì il ruolo di Inquisitore di Piacenza e di Crema (che fino al 1614 dipendeva dal tribunale piacentino) nel 1548. Con l’ascesa al soglio inquisitoriale, la sua figura entrò in collisione con il rappresentante governativo del Ducato di Milano Ferrante I Gonzaga e con il Governatore di Piacenza García Manrique de Lara. Quest’ultimo ebbe come segretario il famoso eretico Girolamo Busale che, grazie al sostegno della moglie di Ferrante (Isabella di Capua), intrecciò forti legami con i seguaci di Juan de Valdés e con altri dissidenti religiosi, sino all’abbandono di Piacenza da parte del Governatore nel 1557 a seguito del passaggio di mano della città ai Farnese (1555). Solo il successore del Fumi, l’Inquisitore Angelo Avogadro, venne a capo della questione valdesiana a Piacenza, operando una grande azione di repressione.
L’anno della dipartita di Bartolomeo Fumi è molto discussa dagli storici, ma la si può collocare all’incirca, al 1555.

Opere

La figura di Bartolomeo Fumi è ricordata particolarmente per la sua attività di scrittore prolifico.
Scrisse un poemetto, il Philoteae libri quatuor, pubblicato nel 1538 a Milano dedicato alla figura del vescovo di Piacenza Catalano Trivulzio; ma la sua opera più famosa fu la Summa, quae Aurea Armilla inscribitur, stampata nel 1549 a Piacenza. Si tratta di un manuale per confessori composto da 504 lemmi ordinati alfabeticamente, utilizzato per risolvere i casi di coscienza che i sacerdoti dediti alla cura d’anime avrebbero dovuto dirimere. Questo prontuario fu ristampato più volte sia in Italia (a Venezia tra il 1550 e oltre il 1570), che all’estero (ad Anversa nel 1561, 1570 e 1591 e a Lione nel 1594 e 1595, ma anche nel 1695); inoltre fu tradotto in italiano dal frate predicatore Remigio Nannini (alias Remigio Fiorentino) a Venezia in varie edizioni tra il 1581 ed il 1588.
Altri componimenti in versi ed in prosa che si possono enucleare sono i commenti alle lettere di S. Paolo, lo Stimulus Judaeorum (riguardante varie profezie sulla figura di Gesù Cristo e la messa alla berlina del giudaismo, utilizzando testimonianze scritte pagane), i Teopraxidos (dieci libri incentrati sui dogmi della creazione e della salvezza) e il De primo Christi ovilis exortu (una versione in versi degli Atti degli apostoli).

Bibliografia

  • Giovanni Cassandro, Saggi di storia del diritto commerciale, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, 1982, p. 145.
  • Piero Castignoli, Un contributo alla ricerca sull’eresia ‘luterana’ e la repressione inquisitoriale a Piacenza nel Cinquecento, in «Bollettino Storico Piacentino», 93, 1998, pp. 3-41.
  • Piero Castignoli, L’inquisitore generale per l’Italia padre Callisto Fornari e i difficili esordi della repressione antiluterana a Piacenza sotto il governo di Ferrante Gonzaga (1547-1553), in «Bollettino Storico Piacentino», 95, 2000, pp. 261-277.
  • Piero Castignoli, Eresia e Inquisizione a Piacenza nel Cinquecento, Tip. Le. Co., Piacenza 2008.
  • Fondazione Mansutti, Quaderni di sicurtà. Documenti di storia dell'assicurazione, a cura di M. Bonomelli, schede bibliografiche di C. Di Battista, note critiche di F. Mansutti, Electa, Milano 2011, p. 160.
  • Silvano Giordano, Fumi, Bartolomeo, in DBI, vol. 50, 1998 (e bibliografia annessa).
  • Vincenzo Lavenia, Fumi, Bartolomeo, in DSI, vol. 2, pp. 629-630 (e bibliografia annessa).
  • Giacomo Manfredi, Uno scrittore piacentino da ricordare: Bartolomeo Fumo, in «Bollettino Storico Piacentino», 50, 1955, pp. 261-277.
  • Gilles Gérard Meersseman, Ordo fraternitatis. Confraternite e pietà dei laici nel Medioevo, vol. II, Herder, Roma 1977, pp. 814-817.

Article written by Luca Al Sabbagh | Ereticopedia.org © 2022

et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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