Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Nella sua delazione del 1551, Pietro Manelfi cita nella sua lista di eretici un "Messer Antonio piemontese, medico, sfratato et maritato in Padova, Lutherano".
Questo Antonio piemontese medico, sempre secondo la delazione Manelfi, era protetto a Padova dai fratelli Federico e Francesco de' Dottori (esponenti della nobiltà padovana), anch'essi definiti "Lutherani", e Francesco lo teneva in casa sua come precettore dei figli.
La delazione Manelfi fa menzione anche, ma tra gli eretici attivi a Ferrara, di un "Maestro Antonio medico, già frate d'i zoccoli, quale ha moglie et figli, anabattista". Data la ben attestata mobilità ereticale tra Ferrara e la Repubblica di Venezia (e Padova in particolare) e il comune stato di sfratato e sposato (con le precisazioni per il medico Antonio attivo a Ferrara della passata appartenenza all'ordine dei minori osservanti e della presenza di figli), potrebbe trattarsi della stessa persona, il che peraltro senza ulteriori riscontri documentali non può che restare niente di più di una debole congettura.
Bibliografia
- Carlo Ginzburg, I costituti di don Pietro Manelfi, Sansoni-The Newberry Library, Firenze-Chicago 1970, pp. 39, 45-46, 76.
Article written by Daniele Santarelli | Ereticopedia.org © 2022
et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]