Parenti, Antonia

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Antonia Parenti è stata una donna perseguitata per stregoneria dall'Inquisizione di Modena.

Praticava come guaritrice, e fu processata nel 1599 per stregoneria dal Sant'Uffizio di Modena. Aveva 48 anni al momento del processo. Una testimone sostenne che la donna l'aveva ritenuta indemoniata, semplicemente guardandola in viso, e l'aveva fatta vomitare vari oggetti ("Mi ha scoperta che ero stata guasta; e reggendomi sopra mi ha fatto buttare fuori con la bava delli aguchi, e della carta, deli chiodi, un capo d’aglio, un corallo, delle felici, e molte di altre cose", così dichiarò Barbara de Zagni nella sua testimonianza processuale). Antonia Parenti operava la segnatura, facendosi portare, secondo un'altra testimonianza (rilasciata da una donna chiamata Barbara Moscardini) "un pane bianco di frumento, un formazzo di pecora, una candela bianca e tre coltelli dal manico d’osso bianco".

Fonti e bibliografia

  • Archivio di Stato di Modena, Inquisizione, B. 10, bb. 19.
  • Domizia Weber, Sanare e maleficiare. Guaritrici, streghe e medicina a Modena nel XVI secolo, Carocci, Roma 2011.

Article written by Domizia Weber | Ereticopedia.org © 2021

et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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