Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Andrea Longinotto, parroco di Borzonasca nel XVIII secolo, è stato un sacerdote accusato di gravi negligenze liturgiche e di comportamenti scandalosi, al limite dell'eresia.
Nel 1730 la comunità di Borzonasca inviò una supplica al Senato della Repubblica di Genova, firmata da uomini e donne, per denunciare il parroco don Andrea Longinotto. Principale accusa era il mancato rispetto di un obbligo testamentario lasciato dal sacerdote don Benedetto Longinotto, suo parente, che aveva previsto la celebrazione di una messa quotidiana nell’oratorio dei SS. Giacomo e Filippo in suffragio delle anime purganti.
Inoltre don Andrea, secondo la supplica, officiava la messa da requiem nei giorni festivi, inclusi quelli proibiti come l’Epifania e la Quaresima, e praticava il "birboneggio" ovvero mendicava con insistenza. Aveva per giunta trascorso un lungo periodo in "terra di Luterani", in Germania, e tale soggiorno lo avrebbe stimolato nei suoi comportamenti scandalosi e inappropriati.
Non sono noti gli sviluppi della vicenda.
Bibliografia
- Paolo Fontana, Esorcisti, streghe e cadaveri. Dissidenza religiosa, santità e località nel Chiavarese tra XVI e XVIII secolo, in Diocesi di Chiavari: Il cristianesimo dalle origini ai nostri giorni, a cura di Francesco Baratta, Barbara Bernabò e Mario Ostigoni, vol. II, Contributi di approfondimento, Internòs Edizioni, Chiavari 2019.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]