Gatto, Aleonora

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Aleonora Gatto è stata una donna perseguitata per stregoneria dal tribunale della Curia Spirituale della Città, Stato e Arcivescovato di Monreale, durante il governo dell’arcivescovo Fra Arcangelo Gualtieri (16 dicembre 1611 - 8 dicembre 1617) dell’Ordine dei Frati Minori Osservanti di S. Francesco.

«La povera» Aleonora Gatto nasce a Monreale nel 1524 e lì risiede quando, nel 1614 all’età di novanta anni per come lei stessa afferma, scrive un breve memoriale in cui narra la sua vicenda giudiziaria: dopo aver subito dal Procuratore ed Erario Fiscale di Monreale un’accusa «de maleficiis» è stata detenuta prima nel dammuso e nel carcere pubblico cittadino e poi nel dammuso e nel carcere dell’ospedale di S. Caterina di Monreale. «Dopò li soi longi Carceri, et travagli et mal patere» ottenne, in seguito alle sue richieste e pagando una cauzione di 50 Onze, un mese di confino in casa sua con divieto di uscirne. Il memoriale non prosegue, come ci si aspetterebbe e per come di solito accade, con una accorata protesta d’innocenza bensì con la sua richiesta di prorogare ancora per un mese il confino, però esteso alla città intera, per poter seguire la messa a cui non ha partecipato per il mese di segregazione domiciliare: «accio possi andare in chiesa e odire messa confessarese et fare lo sancto servitio divino» ricordando anche il periodo di Quaresima.
Il giudice Andrea La Mantia dispone che: «habeat licenzia eundi ad divina officia … et proroget per alium mensem» dietro il pagamento, da parte del figlio Calogero, di uguale cauzione alla precedente. Non è nota la fine della vicenda non essendosi reperito il relativo incartamento processuale.

Bibliografia essenziale

  • Nicola Pizzolato, «Lo diavolo mi ingannao». La sodomia nelle campagne siciliane (1572-1664), in "Quaderni storici", n.s., 41/122 (2), 2006, pp. 449-480.
  • Nicola Pizzolato , Ordinarie trasgressioni adulterio e concubinato, dal vicinato al tribunale (diocesi di Monreale, 1590-1680)”, in "Quaderni storici", n.s., 42/124 (1), 2007, pp. 231-259.
  • Francesco Renda, L’Inquisizione in Sicilia”, Sellerio, Palermo 1997.

Fonte archivistica

  • Archivio Storico Comunale di Monreale, Fondo Arcivescovile, Serie – 10 Memoriali, Busta 45, 12/03/1614.

Article written by Antonino Corso | Ereticopedia.org © 2021

et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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