Congregazione del Sant'Uffizio

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


La "Sacra Congregazione della Romana e Universale Inquisizione", meglio nota come Congregazione del Sant'Uffizio, è stata una congregazione romana istituita con la bolla Licet ab initio, promulgata da papa Paolo III il 21 luglio 1542, ed incaricata di coordinare la repressione dell'eresia nell'ambito di una più vasta riorganizzazione dell'Inquisizione romana, resasi necessaria in un contesto di profonda crisi del cattolicesimo romano, che vedeva la diffusione di Riforma protestante ed eresia anche nella Penisola italiana. Prima in ordine di anzianità tra le Congregazioni romane istituite nell'ambito della riorganizzazione della Curia romana messa in atto a partire dalla metà del XVI secolo, che nel 1571 portò anche all'istituzione della Congregazione dell'Indice (che sottrasse al Sant'Uffizio la competenza sulla redazione degli indici dei libri proibiti), la Congregazione del Sant'Uffizio ebbe anche una posizione sostanziale e formale di preminenza sulle altre, ratificata da Sisto V nel 1588 con la bolla Immensa aeterni (22 gennaio 1588).
La Congregazione del Sant'Uffizio era presieduta dal papa e composta da cardinali e prelati. La sua struttura ed organizzazione si evolsero progressivamente nel corso dei decenni, anche in funzione del ruolo di coordinamento della rete territoriale dei tribunali dell'Inquisizione romana che la Congregazione svolgeva. Tale fondamentale ruolo fu perso, tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo, con le soppressioni dei tribunali dei governi riformatori e napoleoniche, eccetto che per i tribunali operanti nello Stato pontificio, che sopravvissero fino all'Unità d'Italia (1861) e alla successiva annessione di Roma e del Lazio al Regno d'Italia (1870).
Nel 1908, sotto papa Pio X (1903-1914), a seguito della costituzione Sapienti consilio (29 giugno 1908), che riformava l'organizzazione della Curia romana, la Congregazione mutò la propria denominazione ufficiale in "Sacra Congregazione del Santo Offizio", mantenendo integre le proprie prerogative e la propria supremazia sulle altre congregazioni romane. Con la soppressione della Congregazione dell’Indice decretata da papa Benedetto XV (1914-1922), con il motu proprio Alloquentes proxime (25 marzo 1917), la Congregazione del Sant'Uffizio ne assorbiva le competenze e al suo interno fu costituita un'apposita sezione de censura librorum.
Nel 1965, sotto papa Paolo VI (1963-1978) e nell'ambito del profondo rinnovamento della Chiesa cattolica operato dal Concilio Vaticano II, la Congregazione fu riformata e riorganizzata ed assunse la denominazione attuale di "Congregazione per la dottrina della fede" (motu proprio Integrae servandae, 7 dicembre 1965).

Personale della Congregazione del Sant'Uffizio

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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