Dolfin, Zaccaria

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Zaccaria Dolfin o Delfino (Venezia, 30 maggio 1527 - Roma, 19 dicembre 1583) è stato un cardinale e un diplomatico al servizio della Santa Sede.

Biografia

Patrizio veneziano, studiò a Padova, quindi si trasferì a Roma per intraprendere la carriera ecclesiastica. Nel maggio 1553 ottenne il vescovado di Lesina (Hvar) in Dalmazia.
Fu inviato nunzio presso Ferdinando re dei Romani a Vienna nel febbraio 1554. Nel gennaio 1555 accompagnò Giovanni Morone legato a latere alla celebre dieta di Augusta, ma il Morone dovette rientrare a Roma per il conclave. Quindi Dolfin rimase il principale difensore, insieme ad Alvise Lippomano designato nunzio in Polonia, degli interessi della Santa Sede presso la dieta. Richiamato a Roma nell’estate 1555, fu quindi rispedito da Paolo IV in legazione straordinaria presso il re Ferdinando in seguito alla stipulazione della stessa pace religiosa di Augusta (25 settembre 1555). Ebbe a trattare coi principi - vescovi di Trento e Bressanone, col duca di Baviera Alberto V, coi vescovi di Salisburgo, Eichstätt, Bamberga, Wurzburg e Passau, ed infine col re Ferdinando a Vienna, protestando per il consenso dato dai suoi interlocutori alle deliberazioni augustane e chiedendo loro di non metterle in atto. Le trattative presso Alberto V di Baviera, a Monaco, si svolsero tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo del 1556. Il Dolfin, in nome del papa, chiese al duca di Baviera di non fare concessioni agli eretici; ma questi non volle ascoltarlo ed il 31 marzo 1556 concesse ai suoi sudditi la comunione sub utraque specie e la possibilità di astenersi dal digiuno quaresimale1.
Tenuto conto della sua esperienza, il nuovo papa Pio IV decise di servirsi di Dolfin in una nuova nunziatura nei territori tedeschi, in preparazione della riapertura del concilio a Trento. La missione diplomatica si protrasse per ben cinque anni, dal 1560 al 1565 (dal 1561 risiedendo in permanenza presso la corte dell'imperatore Ferdinando I a Vienna). Nonostante ciò, Dolfin poté partecipare al concilio nel 1562-63. Nominato cardinale da Pio IV il 12 marzo 1565, non ebbe incarichi rilevanti sotto Pio V, che gli era ostile, ma nel 1573 fu nominato vice-protettore di Germania da Gregorio XIII e incluso nella congregazione "delle cose di Germania".
Morì a Roma il 19 dicembre 1583.

Bibliografia

  • Gino Benzoni, Dolfin, Zaccaria, in DBI, vol. 40 (1991) (e bibliografia ivi citata).
  • Daniele Santarelli, Il papato di Paolo IV nella crisi politico-religiosa del Cinquecento. Le relazioni con la Repubblica di Venezia e l’atteggiamento nei confronti di Carlo V e Filippo II, Aracne editrice, Roma, 2008, pp. 88-89, 172.

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Article written by Daniele Santarelli | Ereticopedia.org © 2013

et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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