Trenta, Stefano

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Stefano Trenta, è stato un patrizio lucchese, esule religionis causa.

Figlio di Cristoforo Trenta, nel maggio 1536 partecipò con una trentina di altri giovani nobili lucchesi all'assalto del convento di San Frediano, bastonando i frati, coinvolti in uno scandalo a causa dei rapporti sessuali intrattenuti con le suore del concento di San Giovannetto. Nella notte del 21 settembre 1542 liberò dalla prigione, insieme ad altri, fra Girolamo da Pluvio. Fu punito con una lieve multa. Nel 1562 trovò rifugio a Ginevra.

Bibliografia

  • Simonetta Adorni Braccesi, "Una città infetta". La Repubblica di Lucca nella crisi religiosa del Cinquecento, Olschki, Firenze 1994, pp. 48, 135-136, 270.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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