Lazise, Paolo

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Paolo Bevilacqua di Lazise (noto come Paolo Lazise) (Verona, 1508 - Strasburgo, gennaio 1544) è stato un umanista e monaco agostiniano passato alla Riforma.

Nato a Verogna da famiglia nobile nel 1508, dopo una prima formazione umanistica veronese, nel 1528 entrò nell'ordine dei canonici regolari lateranensi. Successivamente studiò teologia e filosofia a Padova, dove la sua presenza è attestata dal 1531 al 1535. Nell'aprile 1537 fu promosso predicatore pubblico nel capitolo generale del suo ordine svoltosi a Piacenza. Molto apprezzato per la sua cultura e per le sue capacità oratorie, nel 1541 approdò al monastero di San Frediano di Lucca per insegnare latino, chiamato da Pietro Martire Vermigli. Con quest'ultimo nell'agosto 1542 fuggì da Lucca, riparando a Strasburgo, dove ottenne una cattedra di greco all'Università. A Strasburgo morì poco dopo, nel gennaio 1544.

Bibliografia

  • Alida Caramagno, Lazise, Paolo, vol. 64 (2004).
  • Lorenzo Tacchella, Il processo agli eretici veronesi nel 1550. Ignazio di Loyola e Luigi Lippomano (carteggio), Morcelliana, Brescia 1979, pp. 67-79.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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