Maranta, Orsola

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Orsola Maranta è stata una donna processata per stregoneria a Poschiavo tra ottobre 1672 e settembre 1673, condannata a morte.

Sposata con il valtellinese Stefano Maranta, risiedeva col marito a Robbia, luogo nei pressi di Poschiavo. Aveva fama di strega. Si dichiarò innocente finché non fu torturata. Quindi confessò di essere stata iniziata alla stregoneria sin dall'infanzia, di aver partecipato al sabba e commesso malefici. In particolare ammise di aver avvelenato, su ordine del demonio, con frutti una donna che aveva testimoniato contro di lei. Durante gli interrogatori ammise e ritrattò più volte, crollando infine e dichiarandosi pienamente colpevole.
Fu condannata a morte e decapitata.

Fonti e bibliografia

  • Gaudenzio Olgiati, Processi di Stregoneria nella Antica Giurisdizione di Poschiavo 1673-1674, trascritti da R. Juvalta (1969), vol. II, pp. 207 sgg.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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