Alberti, Leandro

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


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Leandro Alberti (Bologna, 12 dicembre 1479 – Bologna, 9 aprile 1552) è stato un teologo, umanista, storiografo, agiografo ed inquisitore, appartenente all'ordine domenicano

Biografia

Entrato nell'ordine domenicano nel 1493, fu influenzato dal pensiero di Girolamo Savonarola in gioventù.
Dal 1533 vicario dell'Inquisizione a Bologna, ne assunse la piena direzione nel 1550. Al suo cospetto si presentò spontaneamente nell'ottobre 1551 Pietro Manelfi, la cui delazione permase di scardinare l'anabattismo particolarmente fiorente nei territori della Repubblica di Venezia.
Nel 1538 fece bruciare in pubblica piazza 800 copie del Sommario della Sacra Scrittura. Nel 1543-44 processò Angelo Ruggeri.

Nonostante non sempre abbia agito con veemenza contro gli eretici, Paolo Giovio ebbe a definirlo "dolce cosmografo e brusco inquisitore, leccardo del arrosto di carne umana".

Bibliografia

  • Processo Morone2, vol. 1, pp. 253-54, nota 10.
  • Massimo Donattini, Alberti, Leandro in DSI, vol. 1, pp. 26-27.
  • Massimo Donattini (a cura di), L'Italia dell'inquisitore: storia e geografia dell'Italia del Cinquecento nella Descrittione di Leandro Alberti. Atti del convegno internazionale di studi, Bologna, 27-29 maggio 2004. Bononia University Press, Bologna 2007.
  • Abele L. Redigonda, Alberti, Leandro in DBI, vol. 1 (1960).

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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