Llorente, Juan Antonio

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Juan Antonio Llorente (Rincón de Soto, La Rioja, 30 marzo 1750 - Madrid, 5 febbraio 1823) è stato un ecclesiastico e storico spagnolo.

Biografia

Juan Antonio Llorente è stato il primo grande storico dell’Inquisizione spagnola. Membro egli stesso del tribunale, mentre era in carica l’Inquisitore generale Manuel Abad y la Sierra, ne divenne presto un severo critico, e ne fu perciò allontanato a seguito di una condanna ad un mese di reclusione. L’attività di Llorente come autore illuminato ebbe particolare successo dopo l’invasione francese della Spagna. Fece parte di quella corrente intellettuale che, durante l’occupazione francese, fu definita degli afrancesados; meritò tale appellativo soprattutto grazie ad una proposta di riordino del clero spagnolo presentata a Napoleone, che si basava appunto sul modello francese post-rivoluzionario.
La sua opera più nota, la Historia critica de la Inquisicion en España y America, pubblicata con grande successo a Parigi nel 1817, e solo 4 anni più tardi tradotta in spagnolo, è tutt’ora un’opera fondamentale per accostarsi alla storia del tribunale della fede iberico, benché il dibattito storiografico ne abbia già da molto tempo evidenziato le numerose lacune ed esagerazioni, soprattutto concernenti le cifre dei condannati che Llorente offrì, pur non disponendo di buona parte della documentazione necessaria per giustificare le sue stime.
Llorente fu autore anche di diverse altre opere e trattati, il cui tratto distintivo risiede probabilmente nell’evidente acrimonia nei confronti della Santa Sede e del papato, essendo egli un convinto sostenitore del regalismo borbonico. Non a caso il tribunale dell’Indice, più volte impegnato nel censurare i suoi scritti, vide in tale atteggiamento la ragione principale di censura. Scriveva di lui il cardinale Paolo Polidori, censore della congregazione, in un testo del 1824: «Juan Antonio LLorente, notissimo[autore] di altre opere celebri pel più sfrontato disprezzo della Santa Sede Apostolica […] costante nelle sue idee chiede che si tolga l’appello a Roma, onde sempre più resti esclusa ogni giurisdizione straniera»1.
Nel giudizio espresso su di lui da uno dei suoi più noti studiosi, Gerard Dufour, in una conferenza tenuta a Madrid nel 1987, Llorente fu soprattutto un uomo di stato che si adoperò per produrre una rottura non tanto con la Chiesa, quanto con Roma.

Bibliografia

  • Michel Boeglin, Llorente, Juan Antonio, in DSI, vol. 2, pp. 926-927.
  • Gerard Dufour, Juan Antonio Llorente en France (1813-1822). Contribution a l’étude du libéralisme chrétien en France et en Espagne au début du XIXe siecle, Droz, Genève, 1982.
  • Gerard Dufour, Los orígenes de la historiografía sobre la Inquisición: la obra de Juan Antonio Llorente y su evolución de 1797 a 1817, in Alberto González Troyano (ed.), Historia, Memoria, Ficción, IX Encuentro de Ilustración al Romanticismo, 1750-1850, Universidad de Cádiz, Cádiz 1999, pp. 15-21.
  • Gerard Dufour, Las ideas politicos religiosas de Jaun Antonio Llorente, in "Cuadernos de historia contemporanea", 10 (1988), pp. 12-21.
  • Juan Antonio Llorente, Historia critica de la Inquisición en España, 4 voll., Hiparión, Madrid 1981.

Testi on line

Article written by Livio Ciappetta | Ereticopedia.org © 2013

et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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