Zane, Giovanni

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Giovanni Zane (Venezia, 1500 ca. - Coimbra, 28 ottobre 1571) è stato un patrizio veneziano condannato a morte dall'Inquisizione portoghese nel 1571.

Si convertì al calvinismo, secondi i costituti stessi del suo processo presso il tribunale della fede di Coimbra, nel 1564, dopo aver conosciuto a Torino un frate domenicano che quindi lo convinse a recarsi a Ginevra.
Da Ginevra quindi si spostò a Lione, facendo tuttavia ritorno al cattolicesimo e rientrando a Venezia.
Nel 1569 si trovava in Portogallo come pellegrino itinerante: fu in particolare a Lisbona e a Porto, e qui fu arrestato nell'aprile 1570 e poi subito tradotto nelle carceri dell'Inquisizione di Coimbra.
Il suo processo, condotto dall'inquisitore Álvares de Oliveira, si concluse con la condanna al rogo, eseguita in pubblica piazza il 28 ottobre 1571.

Bibliografia

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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