Maffei, Giovanni Antonio

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Giovanni Antonio Maffei è stato un maestro di scuola del XVI sec., perseguitato dall'Inquisizione.

Attivo nel padovano, fu perseguitato per eresia dall'Inquisizione veneziana negli anni sessanta del XVI secolo. Subì una prima denuncia (senza seguito) presso il Sant'Uffizio di Venezia nel 1563. Fu quindi arrestato a Padova nel 1566, subendo un processo e sottomettendosi alla pubblica abiura. In seguito fu di nuovo arrestato a Padova e condannato nel 1569 a tre anni di prigione, riuscendo però a fuggire dalle carceri in quello stesso anno. Nel dicembre 1569 gli inquisitori di Padova chiesero di poter procedere al suo rogo in effigie.

Accusato di negare il Purgatorio, l'autorità del papa, il dogma della transunstazione e di non rispettare i digiuni, possedeva alcuni libri proibiti, in particolare il De libero arbitrio di Erasmo da Rotterdam, La tragedia del libero arbitrio di Francesco Negri e il Pasquino in estasi di Celio Secondo Curione.

Fonti e bibliografia

  • Archivio di Stato di Venezia, Sant'Uffizio, busta 12, fasc. 3.
  • Silvana Seidel Menchi, Erasmo in Italia. 1520-1580, Bollati Boringhieri, Torino 1987, pp. 97-98, 383.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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