Saraceni, Gian Michele

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Gian Michele Saraceni o Saraceno (Napoli, 1° dicembre 1498 - Roma, 27 aprile 1568) è stato un cardinale italiano.

Napoletano, fu nominato vescovo di Acerenza e Matera nel 1536, di Lecce nel 1560, e cardinale nel 1551 (da Giulio III).
Papa Paolo IV lo incluse tra i cardinali del Sant'Uffizio. La sua presenza tra i cardinali inquisitori risulta attestata a partire dal 23 settembre 1557 fino al gennaio 1560, allorché la Congregazione fu riorganizzata da papa Pio IV e Saraceni rimase escluso dalla nuova composizione della stessa. Vi fu di nuovo incluso a partire dal giugno 1563 (giurò come cardinale inquisitore il 1° giugno 1563) ed ancora escluso nel gennaio 1566, con la riorganizzazione della Congregazione decretata da papa Pio V.

Fece parte della commissione cardinalizia incaricata da Pio IV nel 1560 di processare Carlo Carafa.

Bibliografia

  • Ludwig von Pastor, Storia dei Papi dalla fine del Medio Evo, vol. VI, Storia dei Papi nel periodo della Riforma e Restaurazione cattolica. Giulio III, Marcello II e Paolo IV (1550-1559), Roma, Desclée 1922, p. 484 e nota 2 ivi.
  • Processo Morone2, p. 1106, nota 4.
  • Herman H. Schwedt, Die Anfänge der Römischen Inquisition. Kardinäle und Konsultoren 1542 bis 1600, Herder, Freiburg 2013, pp. 228-229.
  • Giulio Sodano, Saraceni, Giovanni Michele, in DBI, vol. 90 (2017).

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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