Fiscale del Sant'Uffizio

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Il fiscale, detto altresì procuratore fiscale o avvocato fiscale (advocatus fiscalis) era una figura presente all'interno della Congregazione del Sant'Uffizio così come nei tribunali locali dell'Inquisizione.
Nei primi anni di vita della Congregazione fu il procuratore fiscale della Camera Apostolica ad assumere su di sé anche l'incarico di fiscale del Sant'Uffizio: fu il caso di Silla Gori, Nicola Farfaro, Francesco Coltelli e Alessandro Pallantieri.
Rappresentando il punto di vista dell'accusa (mentre quello della "difesa" era rappresentato dall'advocatus reorum), il fiscale ricorda lontanamente il "pubblico ministero" moderno : formulava i capi d'accusa e su tali basi conduceva l'interrogatorio dell'inquisito, richiedendo per lui le pene adeguate ai crimini commessi; non aveva poteri decisionali, riservati agli inquisitori e ai membri della Congregazione del Sant'Uffizio.

Bibliografia

  • Lucia Piccinno, Fiscale, in DSI, vol. 2, p. 607.
  • Giovanni Romeo, L’Inquisizione nell’Italia moderna, Laterza, Roma-Bari 2002.
  • Herman H. Schwedt, Die Anfänge der Römischen Inquisition. Kardinäle und Konsultoren 1542 bis 1600, Herder, Freiburg 2013.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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