Caterina buona (presunta strega, XVII sec.)

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Caterina "buona" è stata una donna perseguitata dall'Inquisizione di Siena per stregoneria nel 1636.

Praticava come guaritrice alle Masse di Siena. Era una sorta di "protopediatra", specializzata nel curare i bambini, a partire dai neonati, lavandoli con bagnolo di vino, erba cerpita e finocchio bollito. Dal suo fascicolo processuale si evince che aveva insegnato le sue arti a un'altra donna, una vedova di 66 anni di nome Maddalena, divenuta anch'essa una stimata guaritrice di bambini, presso la quale si recavano anche nobildonne. Di fronte agli inquisitori rivendicò di essere una buona cattolica, il carattere benefico delle sue pratiche e il fatto di possedere doti naturali ("Io credo nella virtù di Dio e della Vergine Maria e nella mia mano […] Io credo che in questa mano vi sia qualche virtù buona").

Bibliografia

  • Oscar Di Simplicio, Autunno della stregoneria. Maleficio e magia nell'Italia moderna, Il Mulino, Bologna 2005, p. 216

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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