Bentivoglio, Guido

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Guido Bentivoglio (Ferrara, 4 ottobre 1579 - Roma, 7 settembre 1644) è stato un diplomatico pontificio e cardinale, membro del Sant'Uffizio.

Studiò presso le Università di Ferrara e di Padova, ottenendo presso quest'ultima un dottorato in utroque iure nel 1598.
Trasferitosi a Roma nel 1600, fu referendario della Segnatura Apostolica dal 1605.
Nel 1607 fu nominato arcivescovo di Rodi. Dal 1607 al 1615 fu nunzio nelle Fiandre e dal 1616 al 1621 in Francia.

Fu nominato cardinale l'11 gennaio 1621, il che sancì la fine della sua lunga nunziatura francese e il suo rientro a Roma. Nel 1622 fu incluso nella Congregazione del Sant'Uffizio.
Morì durante il conclave del 1644.

Durante il soggiorno a Padova frequentò Galileo Galilei, di cui fu poi giudice in quanto membro del Sant'Uffizio. Durante il suo primo soggiorno romano ebbe stretti rapporti con Traiano Boccalini.

Le sue Relazioni ebbero grande fortuna e furono più volte ristampate; ma ancora di più la sua opera storica Della guerra di Fiandra. Lasciò anche delle Memorie, stampate postume.

Opere

Bibliografia

  • Raffaele Belvederi, Guido Bentivoglio e la politica europea del suo tempo 1607-1621, Liviana, Padova 1962.
  • Guido Bentivoglio, Memorie e lettere, a cura di Costantino Panigada, Laterza, Bari 1934.
  • Pierre-Noël Mayaud, Les «Fuit congregatio sancti officii in … coram …» de 1611 à 1642. 32 ans de vie de la Congrégation du Saint Office, in "Archivum Historiae Pontificiae", 30, 1992, pp. 231-289: p. 287.
  • Alberto Merola, Bentivoglio, Guido, in DBI, vol. 8 (1966).
  • Herman H. Schwedt, Die Römische Inquisition. Kardinäle und konsultoren 1601 bis 1700, Herder, Freiburg 2017, pp. 87-88.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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