Catarino Politi, Ambrogio

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Ambrogio Catarino Politi (Siena, 1484 – Napoli, 8 novembre 1553) è stato un predicatore e teologo.

Biografia

Nato Lancillotto Politi, avviato agli studi giuridici, iniziò giovanissimo l'attività di giureconsulto, insegnando a Siena e a Roma. La svolta della sua vita avvenne durante un viaggio da Roma a Bologna al seguito di papa Clemente VII nel 1516. La carovana si era fermata a Firenze per una sosta, e lì Catarino venne a contato con ambienti savonaroliani: la sua "conversione" fu fulminea. L'anno seguente entrò nell'ordine domenicano, con la direzione del quale ebbe peraltro sempre rapporti non facili, spesso burrascosi.
Fu priore del convento di S. Spirito a Siena, carica da cui fu destituito a seguito di contrasti con i vertici dell'ordine. Scontratosi in particolare con il cardinale Tommaso de Vio detto Gaetano sulla celebrazione dell'Immacolata Concezione, si esiliò in Francia dal 1534 al 1537, dove fu accolto favorevolmente dai teologi della Sorbona.
Abile controversista anti-ereticale, ma anche legato da vincoli d'amicizia (a partire soprattutto dalla fine degli anni trenta) con personaggi sospetti come Jacopo Sadoleto, Gasparo Contarini e Vittoria Colonna, già nel 1520 aveva pubblicato una Apologia pro veritate catholica contro Lutero. Nel 1540 dedicò la prima edizione del suo Speculum haereticorum a Vittoria Colonna, nel 1541 uscì la seconda edizione dedicata a Paolo III; nello stesso anno uscì anche il De perfecta iustificatione e nel 1543 il Trattato della giustificazione, opere nelle quali anticipava argomentazioni poco dopo utilizzate contro il Beneficio di Cristo. Proprio in quell'anno questo libretto veniva stampato a Venezia. A questo punto Catarino rispose con i testi per i quali è più noto, il Compendio d’errori et inganni luterani e la Reprobatione de la dottrina di frate Bernardino Ochino e la Resolutione sommaria contra le conclusioni luterane estratte d’un simil libretto senza autore intitolato il Sommario de la Sacra Scrittura, libretto scismatico heretico e pestilente (1544). Curiosamente, nel corso di questa battaglia antiereticale, Catarino stesso fu accusato di eresia da parte del suo rivale Bartolomeo Spina, maestro del Sacro Palazzo. Nel 1546 fu nominato vescovo di Minori. Partecipò quindi al concilio, dando un contributo rilevante. Nel 1551 Giulio III lo nominò arcivescovo di Conza. Morì nel 1553 a Napoli.

Bibliografia

Link

Article written by Daniele Santarelli | Ereticopedia.org © 2013

et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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