Iechil, Alessandro

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Alessandro Iechil, noto anche come Alessandro da Bassano è stato un anabattista veneto del XVI sec., perseguitato e condannato a morte dall'Inquisizione.

Già condannato a morte dall'Inquisizione di Aquileia nel 1571, il 19 novembre 1574 fu bruciato sul rogo come "eretico pertinace" a Roma a Ponte Sant'Angelo, dopo esser stato recluso a Tor di Nona. Rimase inflessibile e rifiutò di pentirsi fino all'ultimo, come attestano i registri della confraternita romana di S. Giovanni Decollato: "non volendo mai ascoltare persuasione nessuna che gli fussi fatta, anzi senpre più ostinato et pertinace nella sua falsa openione, et mai si uolse ridurre nel grembo della santa matre Chiesa romana, et alfine doppo l'havergli date tante persuasioni et bon documenti et non uolendo intender niente si non secondo il suo pazzo ceruello et ostinatione, fu alfine condotto in Ponte, nel qual luogo fu abruciato uiuo".

Bibliografia

  • Andrea Del Col, L'Inquisizione del patriarcato di Aquileia e della diocesi di Concordia. Gli atti processuali, 1557-1823, Istituto Pio Paschini - Edizioni Università di Trieste, Udine-Trieste 2009, pp. 44, 51.
  • Domenico Orano, Liberi pensatori bruciati in Roma dal XVI al XVII secolo, Bastogi, Foggia 1980 [1904], pp. 62-63.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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